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Pagina a cura di Avv. Sara Azzini
La pandemia Coronavirus (Covid-19) sta mettendo a dura prova la quotidianità delle persone e il tessuto economico nazionale e internazionale. In questo panorama, anche le istituzioni devono affrontare importanti problemi giuridici. Come vengono prese le decisioni pubbliche? Sulla base di quali dati scientifici? L’emergenza sanitaria può essere fronteggiata senza un adeguato supporto di dati correttamente raccolti e elaborati? Si può fare in Italia come in Corea del Sud? Particolare attenzione va rivolta al ruolo delle nuove tecnologie nella gestione dell’emergenza e nella fase successiva di ritorno, necessariamente graduale, alla normalità.
Negli ultimi mesi del 2019 una minuscola pallina di gelatina arriva tra noi. Il Covid-19 si abbatte come una tempesta su vite, popoli, istituzioni, economie nel mondo. Rovescia le nostre abitudini, mette a dura prova i sistemi sanitari e provoca drastiche reazioni politiche. I governi reagiscono con l’isolamento della popolazione, come nelle epidemie dei secoli passati, ed esercitano i loro poteri di emergenza: quello italiano dichiara lo stato di emergenza sanitaria. Ma tali poteri sono un problema nelle democrazie, dove vi sono giudici indipendenti, diritti di cittadinanza, opposizioni legali, la libertà di stampa e un’opinione pubblica. Il minimo impatto possibile per il minor tempo possibile evita che l’eccezione diventi regola. È così in Italia oggi? Passata la pioggia, torneremo a essere quelli di prima? Quali sono i game-changer del prossimo futuro? Il lavoro a distanza come nuovo casa-e-bottega-tecnologico? La scoperta che biologicamente siamo tutti connessi? Le libertà sono un retaggio del passato o un mirabile (e, per gli autori, irrinunciabile) artefatto umano?
Il volume “La giusta distanza” dà una risposta a queste e a molte altre domande, con precisione tecnica e un linguaggio chiaro. Il libro è acquistabile nelle migliori librerie e negli store online al prezzo di copertina di 14 euro.
Qui l’incontro di presentazione del volume, che si è svolto online il 25 novembre 2020.
Coffee Break
Coffee Break è una videorubrica curata dall’Avv. Barbara Bottalico e dal Prof. Amedeo Santosuosso, nella quale vengono intervistati esperti di settori che sono connessi con il diritto, le nuove tecnologie e la società, sui temi legati alla pandemia di Covid-19
Lezione del 20 aprile 2020
La Professoressa Kathrine Young (Boston College Law School), che purtroppo non è potuta venire in Italia in veste di Visiting Professor nel corso di Diritto, Scienza e Nuove Tecnologie, ha tenuto una lezione congiunta con il Prof Santosuosso, e le rispettive classi di studenti, nella quale si è discusso delle raccomandazioni dell’Unione Europea, dettate per la gestione dei dati durante l’emergenza sanitaria, e del ruolo delle donne in questo momento e, più in generale, nel settore dell’Intelligenza Artificiale. La notizia è stata riportata anche sul blog degli studenti della Boston College Law School.
Lezione aperta del 23 marzo 2020
La pandemia Coronavirus sta mettendo a dura prova non solo le persone e le attività economiche ma anche le istituzioni, sollevando importanti problemi giuridici: come vengono prese le decisioni pubbliche? Sulla base di quali dati scientifici? Un’emergenza sanitaria può essere fronteggiata senza un adeguato supporto di dati correttamente raccolti e elaborati? Si può fare in Italia come in Corea del Sud?
Una classe di studenti del Dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pavia ne discute nel corso Diritto, Scienza, Nuove tecnologie con il Prof. Amedeo Santosuosso e con ospiti stranieri (Alison Clarkson, Senatrice dello Stato del Vermont, e il Prof. Oliver Goodenough, VLS, USA) e con giovani studiosi e collaboratori del Centro di ricerca ECLT-UNIPV (Dott.sa Giulia Pinotti, PhD, Avv. Barbara Bottalico, PhD, Avv. Sara Azzini).
Tracciamento personale e risposta a Covid-19. La privacy sia punto di forza, non ostacolo
Il tracciamento individuale delle persone, attraverso l’utilizzo di sistemi di geolocalizzazione, bluetooth e di applicazioni presenti sui dispositivi mobili, delinea gli assetti sociali del futuro: si pone a cavallo tra l’esigenza di controllo dell’epidemia in espansione (o in possibile ripresa) e il controllo di chi riprende a spostarsi.
L’utilizzo di questi sistemi, tuttavia, non può prescindere dalla tutela del diritto alla privacy, che deve diventare fulcro ed elemento di propulsione dei sistemi di tracciamento. Qui una proposta che intende mettere ordine nel dibattito in corso sul tema:
Materiali
Di seguito documenti e link a materiali, interventi e convegni sui temi giuridici connessi alla gestione dell’emergenza sanitaria Coronavirus – Covid 19.