Europa&Robotica: nuovi orizzonti di ricerca
A Lione si è appena concluso l’euRobotics Forum 2013, uno dei tanti appuntamenti a cadenza annuale della comunità di robotisti europei. Nel 2012, a Odense (Danimarca), il Centro ECLT aveva presentato i risultati parziali del proprio lavoro in corso all’interno di euRobotics , un progetto finanziato nell’ambito del 7° Programma Quadro e terminato nel dicembre dello stesso anno con la presentazione alla Comunità Europea di un Suggestion for a green paper on legal issues in robotics, a firma di un gruppo di esperti europei.
Con il termine del 7° Programma Quadro, il prossimo programma della Comunità Europea in ambito di ricerca e innovazione si chiama Horizon 2020 (il significativo nome è stato scelto tramite una competizione on-line nel 2011), ha un budget dedicato di circa 80 miliardi di euro e vedrà il via il 1° gennaio 2014 con il lancio della prima Call, per terminare nel 2020.
Come parte di Horizon 2020, la Commissione Europea ha voluto l'istituzione di alcuni c.d. partenariati pubblico-privato (PPP) che affrontino le principali sfide sociali del nuovo millennio tramite un rafforzamento della posizione competitiva dell'Europa in particolari settori di attività, tra cui la robotica. L’ente creato "euRobotics PPP" è quindi composto dalla Comunità Europea per il settore pubblico e dall’industria, la ricerca e la generalità degli stakeholders come componente privata. Resta ben poco tempo, quindi, per organizzare i prossimi passi nelle varie aree di ricerca, e su questo tema si è concentrata la discussione a Lione.
I relatori e l’audience di ogni euRobotics Forum sono in prevalenza robotisti, ingegneri, programmatori, ricercatori nelle ICT, eppure non manca mai occasione di riflettere sugli Ethical-Legal-Social Issues (ELS). Nell’edizione 2013 a Lione vi sono state due sessioni appositamente dedicate a questi temi.
Nel corso di un workshop molto interattivo (e anche divertente), i partecipanti sono stati invitati a scrivere su alcuni fogli i punti critici sollevati dalla robotica (in generale) nei settori etico, giuridico, economico e sociale, oltre alle possibili opportunità nel settore e alle verosimili barriere e ostacoli a una loro realizzazione. Ebbene, da una quindicina di partecipanti, tra cui era presente solo un’unica persona con un background giuridico (chi scrive), è stata riempita una parete. Il problema giuridico più sentito è, senza ombra di dubbio, quello della responsabilità giuridica (liability) che emerge dall’utilizzo di robot più o meno autonomi. Grande attenzione viene data agli Standard ISO per la sicurezza e alle certificazioni. A parere di chi scrive, il problema della responsabilità dei robot non si risolve solo con un apparato di tecnicismi, che può fornire un supporto adeguato ma non sufficiente. Occorre focalizzare l’attenzione della dottrina giuridica su una riflessione a livello di classificazione, partendo dallo studio delle tradizionali categorie della responsabilità civile e tenendo in considerazione il livello di autonomia del robot per una corretta ripartizione della responsabilità tra le varie figure coinvolte (produttore, programmatore, proprietario, utilizzatore). D’altra parte, qualsiasi questione giuridica concreta può essere risolta solo in un Tribunale, davanti a un giudice che ha bisogno di argomentare la motivazione da un punto di vista giuridico, più che tecnico.
Il secondo workshop sui temi ELS è stato dedicato alla presentazione del documento di cui ho detto sopra (Suggestion for a green paper on legal issues in robotics) e alla discussione della proposta di un Topic Group ad hoc sugli aspetti ELS all’interno di euRobotics PPP.
Insomma, le questioni giuridiche collegate alla robotica si stanno facendo sempre più strada e sono sempre più sentite anche dalla comunità scientifica: da una parte i giuristi europei (arrivando sempre un po’ più tardi dei colleghi oltreoceano) stanno finalmente prendendo in considerazione le nuove tecnologie e i problemi giuridici che sollevano; d’altra parte, anche i robotisti sembrano rendersi conto che gli aspetti ELS sono essenziali per una corretta e sicura progettazione e messa in circolazione dei propri prodotti. Vista la grande diversità di mondi e linguaggio, c’è da lavorare per far sì che tale collaborazione sia sempre più stretta e proficua.